Castello della Fava – Posada
Roccaforte del Giudicato di Gallura, edificata fin dal XII secolo, ha conservato la cinta muraria e la torre a base quadrata alta 20 m. il castello è stato sottoposto a restauro: una scala in legno porta alla sommità della torre quadrata da cui si può godere dell’ampio panorama sul mare, sulla foce del fiume Posada e la pianura circostante.
Il CASTELLO DELLA FAVA prende il nome da una leggenda che narra che quando i Saraceni sbarcarono a Posada per conquistarla e rubare i tesori del Giudice (Custode), trovarono tutta la popolazione nascosta nelle Mure e nella Torre. I Saraceni, perché le Mure erano alte e forti, si accamparono nella spiaggia ad aspettare che i Sardi morissero di fame e di sete, ma il custode del Castello (Giudice) diede l’ultima FAVA ad una colomba per rinforzarla e far sì che potesse portare un messaggio alle legioni vicine; come era previsto la colombina venne catturata,quando trovarono la Fava nel suo stomaco i Mori pensarono che i Sardi, poiché avevano così tanto cibo da poterlo dare ad una colomba, erano in grado di resistere per molto tempo, mentre loro venivano decimati dalla malaria (zona paludosa), così preferirono lasciarono il paese, il quale si salvò grazie all’ultima fava rimasta. Nel XIV vennero costruite le MURA a difesa del Borgo, poi successivamente le TORRI e le PORTE gli abitanti si rifugiavano dentro il confine delle Mure a causa delle innumerevoli guerre tra Arborea e Aragona e per le incursioni dei Saraceni. Nel 1388 vennecostruita la CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE, oltre che Parrocchia per il popolo, fungeva anche da Cappella di corte e Cimiteriale, infatti nelle vicinanze della chiesa vicino alle scale per salire al Castello della Fava si possono vedere nelle rocce ossa umane, poiché tutta quell’area era un cimitero. E’ stata bonificata più volte in diversi periodi, oggi è zona agricola, con agrumeti e oliveti, e l’allevamento di ovini e bovini allo stato brado. E’ diventata meta turistica dopo aver migliorato la viabilità e dopo la costruzioni di strutture alberghiere, dell’aeroporto e ampliato il porto di Olbia, e quello di La Caletta che è per metà di Posada e l’altra metà è di Siniscola. Molti monumenti storici attualmente sono in ristrutturazione per riportarle allo splendore di un tempo, La casa delle Dame etc.., il castello stesso è stato ricostruito più volte e la Chiesa di Sant’Antonio Abate che è un monumento nazionale