Per 10 porzioni:
3 scorfani;
1 cappone piccolo;
1 muggine medio;
1 grossa anguilla;
2 perchie o vache;
3 seppie medie;
1 calamaro di 3 o 4 etti:
1 decina di arselle:
4 o 5 bocconi femmina;
2 grosse triglie;
10 grossi granchi (pilurzias);
1 bicchiere d’olio d’oliva;
1 cipolla;
2 spicchi d’aglio;
1 kg e mezzo di pomodori da sugo, molto maturi;
sale;
5 gr per un chilo di pesce;
fette di pane casereccio.
Preparazione:
Per questa sontuosa zuppa si usavano i pesci, i molluschi e i crostacei enumerati in questa lunga lista. Assicuro a chi vorrà provarla che gusterà l’optimum in fatto di zuppa di pesce. In possesso quindi di tutti gli elementi necessari, cominciare col pulire il calamaro e le seppie togliendone l’osso, la pelle, gli occhi, il tubo digerente, la vescichetta con il liquido nero e conservando, della seppia, il sacchetto con il sugo giallo. Tagliare il corpo in strisce larghe un centimetro, e i tentacoli a due a due, lavare, scolare e mettere il tutto in un largo tegame di coccio riempito con un bicchiere d’olio d’oliva, insieme a una cipolla tritata grossolanamente e due spicchi d’aglio mondati e interi. Coprire il tegame con un coperchio e far cuocere lentamente per circa un quarto d’ora. Intanto squamare, sventrare, togliere le branchie e lavare gli altri pesci. Tagliare la testa all’anguilla, pulire accuratamente le arselle, sciacquare i bocconi e i granchi. Sulle seppie e i calamari in cottura sciogliere il succo giallo delle seppie, aggiungere i pomodori tagliati in pezzi e passati crudi nel passaverdura. Far sobbollire alzando appena il fuoco e versare, se necessario, qualche cucchiaiata d’acqua calda e unirci gli altri elementi della zuppa. Per primi i granchi, poi i bocconi, le arselle e via via gli altri pesci: scorfano, cappone, muggine, anguilla tagliata in rocchi, triglia e vacca. Aggiustare di sale e proseguire la cottura su fuoco basso e a recipiente coperto per una ventina di minuti. A cottura ultimata portare in tavola il recipiente di coccio sopra un bel piatto con salvietta. A parte si servono delle fette di pane casereccio appena dorate in olio caldissimo.